Intervento di blefaroplastica - dott. Mauro Schiavon - Dott. Mauro Schiavon

Vai ai contenuti
DOTT. MAURO SCHIAVON
Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica
Specialista in Chirurgia della Mano
BLEFAROPLASTICA
L'intervento di blefaroplastica serve per migliorare l'aspetto pesante delle palpebre
L'intervento di blefaroplastica serve per migliorare l'aspetto "stanco" e "pesante" che le palpebre acquisiscono con il passare degli anni e l'invecchiamento dei tessuti.
Gli inestetismi a carico della palpebra superiore  più frequentemente si presentano sotto forma di eccessi cutanei che determinano delle pieghe, le quali possono giungere a coprire per intero la palpebra, a volte oltre il bordo cigliare, limitando nei casi più gravi, il campo visivo.
Nella palpebra inferiore questi eccessi cutanei sono rappresentati da grinze spesso a decorso  obliquo che possono giungere a formare dei veri e propri festoni.
Altri inestetismi palpebrali sono rappresentati dalle "borse" adipose che vengono determinate sia a livello della palpebra superiore che dell'inferiore dalla "erniazione" del grasso posto all'interno dell'orbita. All'opposto, la diminuzione del grasso in determinati settori della palpebra inferiore, associata all'assottigliamento cutaneo, possono determinare la formazione di solchi di colorito scuro (occhiaie). Spesso sono presenti contemporaneamente sia le borse adipose sia, al di  sotto, un solco profondo che delimita l'orbita e rende ancora più  evidenti le borse. L'associazione di questi fattori conferisce agli occhi un aspetto affaticato, gonfio e invecchiato.
Oltre all'invecchiamento, altre cause possono contribuire a manifestare precocemente questi aspetti poco piacevoli:
  • fattori genetici (connessi all'individuo);
  • patologici;
  • abitudini di vita.
L'intervento di blefaroplastica può consistere nella sola asportazione della pelle in eccesso, oppure estendersi alla riduzione o al riposizionamento delle borse adipose. Questa operazione può essere condotta, a seconda delle necessità, sulle palpebre superiori, sulle inferiori o su entrambe contemporaneamente.
L'intervento presenta alcuni limiti: non elimina le rughe poste all'esterno dell'occhio (zampe di gallina), che possono essere migliorate indirettamente per la distensione della palpebra realizzata dall'intervento; non riduce l'abbassamento del sopracciglio; non corregge le pigmentazioni orbitarie. Questi inestetismi possono  essere corretti con interventi complementari da discutere con il  chirurgo.

DECORSO POST-OPERATORIO
Dopo l'intervento di blefaroplastica eseguito dal dott. Mauro Schiavon verranno applicati (a seconda delle indicazioni dell'operatore) una pomata oftalmica antibiotica e delle compresse imbevute in soluzione fisiologica o una medicazione con dei cerotti.
Si dovranno inoltre fare  delle frequenti applicazioni di compresse fredde o appositi occhialini raffreddanti o borsa di ghiaccio allo scopo di ridurre l'edema. É  consigliabile inoltre riposare con il capo sollevato su due cuscini per due o tre notti.
La guarigione delle ferite chirurgiche avviene velocemente. La rimozione dei punti di sutura viene eseguita solitamente in quinta – sesta giornata dopo l'intervento.
Il dolore post-operatorio (più spesso sotto forma di bruciore) è solitamente ben controllabile dai comuni analgesici. In caso di dolore persistente o  particolarmente intenso o di cali della vista improvvisi, è importante  informarne immediatamente il chirurgo.
Immediatamente dopo l'intervento si manifestano in grado variabile e del tutto personale edema (gonfiore), ecchimosi e discromie bluastre, con un effetto tipo "occhio pesto". La palpebra è molto sensibile ai traumi e queste manifestazioni si possono verificare anche solamente dopo l'infiltrazione di anestetico locale. Queste evenienze si risolvono  solitamente tra il quinto e il decimo giorno.
Gli occhi possono essere arrossati; questo fenomeno non è pericoloso ne' doloroso. Il  gonfiore alle palpebre inferiori esteso anche alla regione zigomatica può persistere parecchie settimane o anche alcuni mesi prima di risolversi spontaneamente.

PRECAUZIONI DOPO L'INTERVENTO DI BLEFAROPLASTICA
Nel periodo in cui ci sono le suture la detersione va eseguita per semplice tamponamento con soluzione fisiologica o soluzione di camomilla fredda. É bene evitare di abbassare il capo per qualche giorno, di applicare lenti a contatto, e di stirare le palpebre.
Una volta rimosse le suture la pulizia può essere eseguita con il normale latte detergente o  con un detergente oleoso, avendo cura di eseguire dei movimenti delicati e paralleli alla direzione delle ferite.
É consigliabile indossare degli occhiali scuri, particolarmente nelle giornate più soleggiate per  alcune settimane dopo l'intervento.
Nel caso sia prevedibile un'esposizione solare diretta è assolutamente raccomandata una protezione solare elevata (50+) per tutto il periodo in cui le cicatrici rimarranno iperemiche (arrossate). Fondotinta e trucco potranno essere utilizzati dopo la rimozione delle suture; sono consigliati quelli in  cui siano stati eseguiti dei tests di ipoallergenicita'.
L'attività lavorativa potrebbe essere ripresa anche precocemente, a seconda della tipologia di lavoro e del grado di socializzazione. Nella maggior parte  dei casi è comunque consigliata una settimana di riposo.
Per circa due settimane dovrà essere evitata l'attività fisico-sportiva al fine di evitare gli sbalzi di pressione con il conseguente rischio di  sanguinamento o formazione di ematomi.
Sedute di massaggio dolce e di linfodrenaggio palpebrale potranno essere effettuate dopo circa 10 giorni secondo le indicazioni del chirurgo per favorire un più rapido smaltimento degli edemi (gonfiore) che facessero difficoltà a ridursi spontaneamente.
Ogni trattamento finalizzato ad accelerare la risoluzione del gonfiore e/o delle  ecchimosi (linfodrenaggio, laserterapia, ecc) deve essere concordato con  il Chirurgo.

RISULTATI DELL'INTERVENTO DI BLEFAROPLASTICA
I risultati sono solitamente soddisfacenti e durano diversi anni. L'entità  del miglioramento è condizionata dalla situazione di partenza. Sarà minore nei pazienti con tessuti spessi, più difficili da correggere, in quelli con tessuti molto sottili e lassi, o con ipotonia della palpebra  inferiore, o in caso di evidente abbassamento del sopracciglio.
L'intervento non arresta il fisiologico processo di invecchiamento.
Le  cicatrici, tendono ad essere poco evidenti già dopo 3-4 mesi. Ad eccezione di una breve parte laterale all'angolo dell'occhio, sono  nascoste nel solco palpebrale superiore e appena al di sotto delle ciglia alla palpebra inferiore.
A cura del dott. Mauro Schiavon, chirurgo plastico ed estetico
Opera a Udine presso il Policlinico "Città di Udine"
RICHIEDI INFORMAZIONI
Torna ai contenuti