Lifting cervico facciale (ritidectomia) - dott. Mauro Schiavon - Dott. Mauro Schiavon

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DOTT. MAURO SCHIAVON
Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica
Specialista in Chirurgia della Mano
LIFTING CERVICO FACCIALE
L'intervento di lifting facciale viene eseguito per correggere gli effetti del rilassamento cutaneo
L'intervento di lifting cervico facciale  (tecnicamente denominato "ritidectomia") viene eseguito per correggere gli effetti del rilassamento e dell'atrofia della cute e dei tessuti sottostanti (grasso, fasce, muscoli) del volto e del collo dovuti all'invecchiamento, alla forza di gravita', ai danni solari e alle abitudini di vita.
Il miglioramento dell'estetica facciale, e quindi la correzione dei difetti sopra citati, viene ottenuto mediante il sollevamento e il riposizionamento dei tessuti della faccia e del collo consentendo l'eliminazione o almeno l'attenuazione delle rughe e dei solchi piu' evidenti.
L'obiettivo dell'intervento e' quindi quello di rendere piu' "fresco" e giovanile l'aspetto del volto.

ANESTESIA PER L'INTERVENTO DI LIFTING CERVICO-FACCIALE
Il  lifting cervico facciale puo' essere eseguito in anestesia generale oppure in anestesia locale con sedazione. Quest'ultima consiste nell'infusione endovenosa di farmaci che inducono uno stato di profondo  rilassamento. E' previsto un colloquio con un Medico Anestesista per le opportune informazioni.

ESECUZIONE DELL'INTERVENTO DI LIFTING CERVICO-FACCIALE E SUA DURATA
L'intervento di lifting cervico facciale eseguito dal dott. Mauro Schiavon viene effettuato in regime di ricovero. L'intervento puo' durare dalle due alle quattro ore o anche piu' a lungo, secondo le parti da trattare. L'eventuale associazione di un secondo intervento  puo' allungare ulteriormente i tempi operatori.
L'obiettivo dell'intervento puo' essere perseguito utilizzando diverse metodiche chirurgiche.
Nella  metodica tradizionale le incisioni cutanee scendono dal cuoio capelluto  della regione delle tempie a contornare il margine anteriore del  padiglione auricolare, circondano il lobulo dell'orecchio e proseguono  verso l'alto nel solco retro-auricolare; da qui scendono nuovamente in  basso e si esauriscono nei capelli della regione della nuca. Se si  progetta di correggere anche le pieghe presenti sulla faccia anteriore  del collo l'intervento puo' comportare un'incisione trasversale  sottomentoniera della lunghezza di circa 4 centimetri.
La  pelle e' liberata e sollevata dai tessuti sottostanti che, se ritenuto  opportuno, vengono trattati secondo le seguenti modalita':
  • Riposizionamento dello Smas (struttura muscolo-fasciale situata sotto la pelle delle  guance e del collo) consistente nella sua trazione e ancoraggio verso  l'alto ed all'indietro;
  • Sutura dei margini del platisma  (sottile muscolo presente sotto la cute del collo il cui rilassamento  determina pieghe antiestetiche) lungo la linea mediana della faccia  anteriore del collo per eliminare l'aspetto di "collo di tacchino";
  • Trazione verso l'alto ed ancoraggio di sospensione del grasso situato nella parte centrale delle guance.
La cute in eccesso viene asportata e la sutura eseguita senza tensione.
Alcune metodiche non tradizionali consentono di limitare l'estensione delle incisioni cutanee, ma non possono essere utilizzate in tutti i casi di ringiovanimento cervico facciale.
Alla fine  dell'intervento viene applicato un morbido ed abbondante bendaggio, in  modo da mantenere una moderata compressione su tutta l'area operata, per  ridurre il gonfiore (edema) e per proteggere le ferite. Dalla pelle  dietro le orecchie possono essere fatti fuoriuscire due piccoli drenaggi  (tubicini di materiale plastico) per ridurre il rischio di ematomi.

DECORSO POST-OPERATORIO
Il  dolore dopo l'intervento di lifting cervico facciale non e' forte e di norma e' controllabile con i comuni analgesici. Dovra' essere evitato l'uso di farmaci contenenti acido acetilsalicilico che potrebbero provocare sanguinamenti e, quindi, la formazione di ematomi. Spesso il dolore coincide con la sensazione di tensione, ovviamente connaturata a questo tipo di intervento, alla quale ci si abitua progressivamente fino a non avvertirla piu' dopo alcune settimane.
L'insorgenza di un dolore forte e persistente e/o di un improvviso gonfiore in qualche parte del volto potrebbe significare lo sviluppo di un ematoma. In questo caso e' necessario informarne tempestivamente il chirurgo.
Nei primi due-quattro giorni dopo l'intervento e' consigliabile soggiornare  in ambienti freschi e mantenere il capo sollevato da due o tre cuscini durante il riposo a letto per limitare il gonfiore. L'uso di impacchi freddi sul volto potra' contribuire a dare una sensazione di refrigerio ed a ridurre il dolore ed il gonfiore.
I drenaggi, qualora presenti, vengono rimossi dopo 12-48 ore. La  rimozione della medicazione e dei primi punti di sutura avviene di  norma tra il quinto e il settimo giorno post-operatorio. Nel corso dei primi dieci giorni dopo l'intervento si raccomanda di limitare al minimo la rotazione e l'estensione del capo. Sette-dieci giorni dopo l'intervento vengono solitamente rimosse le eventuali suture residue.
Soprattutto durante i primi 7-10 giorni post-operatori e' presente un certo gonfiore (edema) che altera i  tratti del volto, a volte in modo evidente. Tale condizione non deve di per se' essere motivo di allarme per il paziente. Essa ha di solito una breve durata e gia' una settimana dopo l'intervento sara' in gran parte  regredita.
Il gonfiore residuo regredisce piu' lentamente e  scompare completamente solo dopo alcune settimane o mesi. In alcune aree particolari come gli zigomi spesso il gonfiore si riassorbe in un periodo piu' lungo rispetto alle altre zone del viso.
In alcune aree del volto potra' anche essere osservato un indurimento dei tessuti, che si risolve di norma nel giro di alcuni mesi.
Le ecchimosi (lividi) possono essere estese a tutto il volto e al collo e possono essere mascherate con il trucco. Durano generalmente dieci-quindici giorni. Occasionalmente persistono piu' a lungo.
Ogni trattamento  finalizzato ad accelerare la risoluzione del gonfiore e/o delle ecchimosi (linfodrenaggio, laserterapia, ecc) deve essere concordato con il Chirurgo.
In assenza di complicazioni il ritorno ad una normale vita di relazione avviene nell'arco di due o tre settimane. Una certa riduzione della sensibilita' cutanea e' quasi sempre presente non soltanto nelle zone trattate, ma estesa anche al padiglione auricolare.
Quantunque la normale sensibilita' tenda a riprendere gradatamente, una lieve ipoestesia (riduzione della sensibilita') puo' persistere per alcuni mesi. Per tale motivo l'applicazione diretta di calore sul viso e sul collo (es. asciugacapelli elettrico) deve essere limitata per evitare ustioni cutanee. Durante i primi 4-6 mesi potranno essere avvertiti prurito o false sensazioni (gocce d'acqua che scivolano sulla pelle,  piccole scosse elettriche, etc).

RISULTATI DEL LIFTING CERVICO FACCIALE E LORO DURATA
Il  sollevamento dei tessuti della regione cervicale e facciale consente di correggere gli inestetismi dovuti al rilassamento conferendo al volto  un aspetto piu' "disteso" e "giovanile". Il risultato di un  intervento di lifting cervico-facciale e' determinato, oltre che dalle  scelte e dall'operato del chirurgo, da un numero variabile di fattori,  quali le condizioni fisiche del viso, la quantita' di grasso presente,  l'eta' biologica della cute, la quantita' e la qualita' delle rughe, la  struttura ossea sottostante e le influenze ormonali.
La durata del  risultato e' individuale, in relazione a numerosi fattori  costituzionali. E' inevitabile che col passare del tempo la pelle si  rilassi, potendosi rendere opportuno un intervento correttivo a distanza  di alcuni anni.
Deve comunque essere considerato che anche senza  ulteriori ritocchi, a distanza di anni dall'intervento, l'aspetto del  volto sara' migliore di quanto sarebbe se l'intervento non fosse stato  eseguito. Il lifting cervico-facciale rallenta gli effetti dei processi di invecchiamento senza poterli arrestare.

CICATRICI
L'intervento di lifting cervico facciale lascia inevitabilmente delle cicatrici che, come tutte le cicatrici chirurgiche, sono permanenti e non possono essere eliminate.
Tuttavia, si deve considerare che in questo tipo di intervento esse risultano completamente nascoste fra i capelli oppure localizzate in sedi ove risultano difficilmente visibili (attorno all'orecchio ed alla basetta) anche a distanza ravvicinata, se non vi e' una predisposizione genetica del soggetto ad un'anomala guarigione con formazione di cicatrici ipertrofiche.

METODI ALTERNATIVI E COMPLEMENTARI
Il riposizionamento dei diversi tessuti molli facciali discesi, rilassati e/o sovrabbondanti rappresenta il metodo piu' razionale per correggere i difetti estetici del volto e del collo. Esso puo' essere  ottenuto, oltre che con l'intervento sopra descritto, in casi selezionati anche mediante l'utilizzo di particolari fili di  sospensione.
Le alternative al riposizionamento riguardano solo la correzione dei difetti estetici provocati dalla discesa dei tessuti e non gia' il loro sollevamento:
  • Avvallamenti, solchi e rughe profonde del volto possono essere corretti mediante l'iniezione di sostanze riempitive sotto la pelle e/o nel suo spessore (vedere il prospetto informativo sui "fillers") oppure mediante il trasferimento di tessuto adiposo dello stesso soggetto (lipostruttura);
  • Rughe superficiali e modesti rilassamenti della pelle del volto possono essere corretti mediante abrasione meccanica, peeling chimici o trattamenti laser;
  • Un aumento di volume della regione zigomatica puo' essere ottenuto mediante l'inserimento di apposite protesi.

A cura del dott. Mauro Schiavon, chirurgo plastico ed estetico
Opera a Udine presso il Policlinico "Città di Udine"
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